Grotta delle Tassare
La Grotta delle Tassare è tra le cavità più importante che si aprono a Monte Nerone. Le esplorazioni ebbero inizio negli anni ’30 del secolo scorso con le avventurose imprese di Don Giuseppe Rinaldini e impavidi ragazzi piobbichesi con mezzi ed equipaggiamento del tutto approssimativi. Da ciò il nome “Buco del Prete”.
Molte altre esplorazioni si susseguirono, tra le quali, nel 1951, quella degli speleologi triestini guidati dal grande carsologo Walter Maucci. Oggi, con i suoi 440 metri reali di profondità la rendono ancora la più profonda delle Marche.
Grotte come queste si formano sul Monte Nerone perchè sono montagne, costituite prevalentemente di Calcare, una roccia che può essere corrosa dalle acque meteoriche e dar luogo a profonde forre, e anche ad importanti grotte nei casi in cui l’acqua può penetrare dentro le fratture, creando anche spettacolari faglie come il Grande Pozzo profondo 60 metri, molto ampio, seguito da una spettacolare galleria che, non più epidermica rispetto alla superficie, si dirige verso il cuore del monte.
Le Tassare, hanno contribuito alla comprensione delfenomeno del carsismo, responsabile della formazione delle grotte, ma anche della modellazione del paesaggio di questa parte di Appennino. Dopo le prime esplorazioni da parte dei triestini, furono rinvenuti dal GSM Ancona gli scheletri di due orsi (Ursus arctos). Uno a 165 m di profondità cementato da concrezioni. Un altro, completo e reperibile, a 355 m di profondità. Lo scheletro è stato portato al Museo di Verona. Recentemente richiesto dal Museo Brancaleoni di Piobbico è stato riportato sotto il Nerone, purtroppo privo del cranio.
LOGISTICA
La Grotta delle Tassare è una grotta importante e spettacolare da scendere. Ma attenzione. Le ripide e scivolose gallerie e le verticali la rendono consigliabile solo a speleologi esperti o a persone di buona attitudine psico-fisica guidate da professionisti, forniti di abbigliamento e attrezzature adeguati e conoscenze basilari di progressione verticale su corda.